Nella guida di oggi ci addentreremo in una delle tante tecniche attuate dal narcisista: il silenzio punitivo. Questa è, probabilmente, una delle strategie più malsane e crudeli che il narcisista è in grado di mettere in atto nei confronti della sua vittima, e per questo merita davvero di essere spiegata nei minimi dettagli.
Se ne hai già sentito parlare e desideri approfondire l’argomento, qui trovi tutte le informazioni che ti potrebbero necessitare per decifrare il comportamento del narcisista.
Onde evitare di commettere errori, però, è importante che tu sappia con estrema sicurezza se l’uomo che è al tuo fianco è realmente un narcisista o meno. Per scoprirlo, effettua questo breve test gratuito; ci vorranno meno di due minuti:
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Il silenzio punitivo del narcisista: cos’è
Quando parliamo di “silenzio del narcisista” è opportuno tenere a mente che si tratta di una punizione vera e propria. Ecco perché, questa sua tecnica, è altresì conosciuta come silenzio punitivo del narcisista.
Come si può intuire, questo suo “approccio” prevede una fase di silenzio che, però, agli occhi della compagna rimane incompreso. Il narcisista, infatti, non dà alcuna spiegazione in merito al suo allontanamento.
Da un giorno all’altro smette di parlare, non ti prende più in considerazione ed evita qualsiasi forma di contatto fisico. In sostanza, diventa una persona fredda e distaccata, priva di qualsiasi emozione o interesse verso la sua vittima.
Ebbene sì, la persona sottoposta al trattamento del silenzio del narcisista è la sua vittima, alla quale egli ha deciso di infliggere una punizione. Tra i vari comportamenti del narcisista, infatti, troviamo l’alternarsi di denigrazione e fasi di silenzio, che portano l’altro a sentirsi svilito, sminuito e colpevole.

D’altronde, nel momento in cui qualcuno smette di parlarci, è normale interrogarci sulle nostre azioni, pensando dove abbiamo sbagliato e perché si è creata questa situazione. E questo, il narcisista lo sa molto bene: ecco perché attua il suo silenzio.
La vittima sviluppa sin da subito un senso di colpa che dà al narcisista la possibilità di sentirsi in una condizione di potere e controllo, tutte cose che gli stanno a cuore. Difatti, non c’è alcuna razionalità dietro al trattamento del silenzio del narcisista. Il suo unico scopo è quello di “distruggere” e ferire chi ha di fronte.
Inoltre, il suo silenzio porta la vittima a soffrire in un altro terribile modo: il pensiero costante e continuo di capire cosa sta succedendo e del perché ha deciso di allontanarsi così all’improvviso.
In questo modo, il narcisista ha vinto sotto tutti i fronti: sta infliggendo la punizione alla sua vittima e, al tempo stesso, rimane nei suoi pensieri quotidiani. La sua influenza nei suoi confronti aumenta di giorno in giorno…
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Il silenzio del narcisista e l’annullamento della vittima
Oltre al senso di colpa e alla frustrazione di non ricevere più le attenzioni della persona amata, ciò che il trattamento del silenzio infligge alla vittima è un continuo abbassamento della sua autostima.
Quest’ultima, probabilmente già debole a causa della relazione tossica con il narcisista, viene del tutto distrutta dal suo silenzio. La vittima, infatti, inizierà a pensare di non essere abbastanza per il suo compagno, infliggendosi ulteriore dolore:
- “Troverà un’altra migliore di me, che sarà in grado di dargli quello che gli ho fatto mancare io”;
- “Io non lo merito, ed è per questo che lui non mi rivolge neanche più la parola”;
- “Non sono abbastanza bella, affascinante o intelligente, e lui me lo sta dimostrando”.
Questo è l’effetto collaterale forse peggiore di tutta la vicenda. Nel momento in cui ci si ritrova ad avere questi pensieri, infatti, è opportuno ammettere a se stesse che è arrivato il momento di farsi aiutare per recuperare la propria dignità, autostima ed identità.
Solo in questo modo si potrà recuperare il rispetto verso se stesse e ritrovare lo slancio per iniziare una storia d’amore sana, che non umili, che non sia basata su dei giochi di cattiveria e che non porti alla denigrazione dell’io.
La fuga e il silenzio del narcisista: a cosa prestare attenzione
Come se non fosse già abbastanza pesante di per sé, purtroppo bisogna tenere in considerazione che il silenzio punitivo del narcisista è un meccanismo volontario e che segue schemi abbastanza studiati e precisi.
In altre parole, non si tratta di qualcosa a cui viene sottoposto inconsciamente anche il narcisista: lui sa quello che sta facendo e ne conosce la crudeltà. In aggiunta, è importante essere a conoscenza del fatto che il silenzio punitivo del narcisista non è qualcosa che si verificherà una volta sola.
La vittima, purtroppo, non mette in considerazione che, questo trattamento, le verrà riservato sistematicamente, magari a distanza di pochi mesi o settimane. Tutto questo “gioco” viene solitamente messo in atto nei confronti di una persona che è a stretto contatto con il narcisista, come la compagna o la moglie.

In altre parole, il silenzio punitivo del narcisista viene fuori nei confronti di coloro che possono realmente patirlo e soffrirne. É questo il caso delle convivenze, del matrimonio o dell’ambito lavorativo.
Se, invece, si tratta di una relazione sporadica, il narcisista non avrà neanche l’interesse a sottoporre la sua vittima al trattamento del silenzio, poiché potrebbe “non patirlo abbastanza”. E dunque, in questo caso, si limiterà a far finire la relazione dall’oggi al domani.
Quanto dura il silenzio del narcisista?
Bene, ora che abbiamo capito cos’è il trattamento del silenzio e perché viene messo in atto dal narcisista, adesso possiamo concentrarci sulla sua durata. Tendenzialmente non c’è un “tempo limite” che indica in modo preciso la durata del silenzio narcisistico.
Anzi, la realtà è che la durata è molto variabile:
- Due o tre giorni
- Qualche settimana
- Un mese
Ma, da che cosa dipende? Il silenzio del narcisista nei confronti della sua vittima dura in base alle fonti di approvvigionamento narcisistico che ha al di fuori della relazione. Ciò significa che, se lui sa da chi poter andare nel mentre che attua il trattamento del silenzio, lo farà.
In questo modo, egli potrà continuare a soddisfare i suoi bisogni narcisistici nel mentre che, una delle sue vittime, è sottoposta al suo silenzio. Chiaramente, se le fonti sono molte, il silenzio durerà di più, mentre se sono poche, potrà durare anche meno di tre giorni.
Silenzio del narcisista: come comportarti
Purtroppo, dal momento che il narcisismo è una vera e propria patologia, è molto difficile riuscire a capire come comportarsi con chi ne soffre. Le vittime a cui viene imposto il silenzio punitivo del narcisista, solitamente, attuano dei comportamenti che non fanno altro che peggiorare la loro condizione.
In altre parole, accorrono a cercare il narcisista, lo supplicano di dare loro spiegazioni e si dichiarano incapaci nel comprendere la sua scelta. Ciò significa che, per disperazione, tendono a chiamarlo, a scrivergli messaggi o a presentarsi sotto casa.

Nella maggior parte dei casi, poi, le vittime utilizzano delle espressioni che indicano chiaramente la scarsa autostima, cosa di cui il narcisista, purtroppo, si nutre. Ad ogni modo, evidenziare interesse, tristezza o disperazione al narcisista è tutto ciò che di più sbagliato si possa fare.
Questo perché, per lui, non è nient’altro che la conferma di cui era alla ricerca: avere il controllo. Di conseguenza, se c’è una cosa che bisogna assolutamente evitare di fare, è dare l’opportunità all’ego del narcisista di innalzarsi ulteriormente.
L’unico modo per interrompere questo “gioco” malsano e pieno di dolore, è farsi aiutare, recuperare l’autostima e disintossicarsi dalla tossicità della relazione che si aveva con il narcisista. Finché questo passaggio non avviene, la vittima continuerà a ricoprire i panni della vittima.
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