Trauma da abbandono improvviso: cos’è, le fasi e come superarlo

trauma da abbandono improvviso

Cos’è il trauma da abbandono improvviso? Come si manifesta? Come posso capire se ne sono vittima? E cosa fare per superarlo?

Il trauma da abbandono, che sia improvviso o meno, è qualcosa che non bisognerebbe mai prendere sottogamba. Molto spesso si usa questo termine per sottolineare quanto una persona stia soffrendo dopo essere stata lasciata, ma in realtà significa molto di più.

Come vedremo, il trauma da abbandono è in grado di intaccare lo stato d’animo, la psiche, ed ogni aspetto della vita di chi ne soffre. Non è qualcosa che si sperimenta in modo “separato” dalla giornata, dal lavoro o dagli impegni.

Purtroppo, il trauma da abbandono è in grado di permeare ogni angolo ed ora della giornata, rendendo la vita di chi ne soffre un dolore continuo. Non siamo qui a spaventare nessuno, ma quando si presentano certe situazioni è necessario dargli la giusta importanza.

In ogni caso, se sei giunta su questa guida significa che il tuo partner ti ha lasciato (o abbandonato) e ti stai domandando se il forte dolore che provi è effettivamente quel trauma da abbandono di cui stiamo parlando. Ebbene, presto lo scoprirai.

Prima di iniziare a leggere, però, ti chiedo meno di 2 minuti del tuo tempo per effettuare questo rapido test online completamente gratuito. Grazie a qualche specifica domanda potrai capire come hai gestito la delusione amorosa sino ad oggi:

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Cos’è il trauma da abbandono improvviso?

Accettare la fine di una relazione non è mai semplice, anzi, a volte si paragona la perdita del partner ad un lutto. Di conseguenza, parliamo già di per sé di un evento difficile da superare, che però, purtroppo, a volte può tramutarsi in un vero e proprio trauma.

Il trauma da abbandono improvviso è un insieme di dolore, paura, incertezza, perdita di autostima e sensazione di solitudine che può arrivare ad essere debilitante.

Questo stato si presenta soprattutto nelle persone che hanno già vissuto perdite o abbandoni nel corso della propria vita. Magari la perdita un genitore, di un’amicizia stretta o di un partner precedente che viene rivissuta nella fine del rapporto.

trauma da abbandono

Una ferita psicologica che non è mai guarita del tutto, ma che aveva solo smesso di sanguinare. E dunque, nel momento in cui si viene abbandonati all’improvviso, ecco che ci si ricorda di quel dolore, di quella sensazione e di tutto quell’insieme di paure.

Il trauma da abbandono può diventare un vero e proprio pericolo per chi ne soffre, sia perché il dolore è acuto e prolungato, sia perché si riflette sul presente e sul futuro. Difatti, è molto comune avere paura ad approcciarsi a nuove relazioni, proprio perché si parte con il pensiero che se quella storia finisse, ci si ritroverebbe a soffrire nuovamente.

E dunque, molto spesso, non ci si prova neanche per timore di fallire. Oltre al dolore e ai timori che vengono provocati dal trauma da abbandono, purtroppo, bisogna sommarci altri sintomi, come:

  • Incertezza e insicurezza;
  • Paura della solitudine;
  • Ansia, irritabilità, agitazione;
  • Sentimento di colpevolezza;
  • Inappetenza, stanchezza cronica e disturbi del sonno;
  • Perdita di autostima e di controllo.

Riconoscendo la gravità di questa situazione, chi soffre di trauma da abbandono non dovrebbe sottovalutare il proprio stato psicologico. Difatti, non è da escludere che il prolungamento di questi stati d’animo possa condurre alla depressione.

Per approfondire il concetto, e per capire come i traumi psicologici passati influenzano le tue relazioni presenti, ti invito a leggere il manuale Ricominciare Dopo Una Delusione D’amore.

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Trauma da abbandono: come si manifesta

Poco fa abbiamo accennato a che cosa significa soffrire del trauma da abbandono in termini sintomatologici. Adesso, invece, vediamo nel dettaglio quali sono le fasi tramite le quali si manifesta questo terribile trauma:

1. Disperazione

La prima fase che interessa il trauma da abbandono improvviso è una sensazione di dolore e disperazione causata proprio dalla perdita della persona amata. Questa perdita assume dimensioni sconfinate, diventando paragonabile ad un lutto.

Allo stesso tempo però, in questo primo momento nasce anche una sensazione di incredulità. Come un’incapacità a credere che ciò che sta accadendo stia realmente accadendo, specie se fino al giorno prima sembrava andare tutto bene.

trauma da separazione

Seppur il dolore e la non comprensione siano alle stelle, chi viene lasciato cerca di far prevalere la razionalità contenendo le proprie emozioni, sensazioni e reazioni. Purtroppo, però, parliamo di un “contenitore” pronto ad esplodere di lì a poco.

Ciò che si prova durante il trauma da abbandono ha la meglio sulla razionalità, poiché come abbiamo visto prima, parliamo di emozioni che non possono essere tenute sotto controllo. E difatti, la fase della disperazione si manifesta proprio attraverso quei sintomi di inappetenza, insonnia, stanchezza, crisi di pianto e timore del futuro.

2. Vergogna e svalutazione

La seconda fase interessa una sensazione di vergogna, svalutazione e giudizio verso sé stessi che può portare alla chiusura totale. Essere lasciati all’improvviso provoca dei sentimenti di frustrazione, assenza di valore e crollo dell’autostima che, purtroppo, vengono alimentati da pensieri negativi.

Questi ultimi, in particolare, interessano le persone che “ruotavano intorno alla relazione”. Parliamo di famigliari, amici, colleghi e conoscenti che, dal punto di vista di chi è stato lasciato, avranno un giudizio negativo nei suoi riguardi.

Frasi come “Tutti crederanno che sia stata colpa mia” riecheggiano nella mente di chi sta soffrendo il trauma da abbandono, portandolo ad avere paura del giudizio altrui. E dunque, ecco che per “salvarsi”, tenderà ad isolarsi e a non parlare dell’accaduto.

Il grave problema di questa chiusura però, è il carico emotivo e l’accumulo di emozioni che non trovano sfogo. Ed ecco che anche qui possono arrivare a manifestarsi sintomi come mal di testa, problemi cutanei e perdita di capelli.

3. Apatia

La terza fase del trauma da abbandono improvviso riguarda una perdita totale del piacere, che in psichiatria viene identificata con il termine anedonia. Questa perdita del piacere interessa qualsiasi sfera della vita:

  • Dormire e mangiare;
  • Uscire con gli amici;
  • Fare attività sportiva;
  • Visitare posti nuovi;
  • Acquistare nuovi oggetti.

Qualsiasi cosa che possa essere considerato gratificante, per chi soffre del trauma da abbandono, non lo è. Questo non significa che le viva in modo negativo, ma semplicemente con indifferenza, vedendo tutto in bianco e nero.

Nulla ha più importanza, nulla è più piacevole e nulla vale la pena di essere fatto. Anche queste sensazioni portano all’isolamento, perché rispetto agli altri ci si sente in un mondo a parte, incompresi e indifferenti alla maggior parte di ciò che può accadere in una giornata.

4. Rabbia

Il trauma da abbandono improvviso si manifesta, ad un certo punto, anche attraverso la rabbia. Un sentimento che viene fuori nel momento in cui si cerca di superare la perdita, l’abbandono o il rifiuto da parte della persona amata.

Tuttavia, molto spesso, la rabbia viene indirizzata verso l’ex partner nell’immaginazione di occasioni di vendetta. E difatti, nella maggior parte dei casi, questa aggressività non trova riscontro nella vita reale, bensì in quella immaginaria di chi sta soffrendo.

5. Accettazione

La quinta ed ultima fase del trauma da abbandono è quella dell’accettazione, che non arriva all’improvviso. Guarire da questo trauma significa come prima cosa riconoscerlo, guardarlo in faccia e capire che può essere importante farsi aiutare.

Quando i sintomi diventano invivibili è opportuno rivolgersi ad uno psicologo o psichiatra, che possa sostenerti durante il processo di accettazione e guarigione. Quest’ultimo sarà intervallato da momenti di sollievo a momenti difficili, con l’obiettivo di ritrovare il tuo equilibrio.

Un percorso psicologico, nei casi più gravi, può essere necessario per evitare l’auto sabotaggio, ovvero immettersi in nuovi rapporti fallimentari dove sperimentare nuovamente queste sensazioni di abbandono e rifiuto.

Trauma da separazione: conclusioni

Essere lasciati è un’esperienza che, come visto, può portare a dei dolori e dei malesseri gravi e continuativi. Uscire da questo periodo, che può durare settimane come mesi, non è affatto semplice, specie perché non si è lucidi né razionali.

Ci si rende conto di star soffrendo, ma nel concreto non si sa cosa fare per poter migliorare la propria condizione. Come prima cosa, è importante evitare di isolarsi e di chiudersi fuori dai rapporti famigliari e di amicizia.

Il supporto delle persone che ti amano in questo momento è fondamentale per te, anche se magari non te ne rendi conto. A volte è davvero poco ciò che può fare la differenza tra il ritrovamento della felicità e il continuo della sofferenza.

Dall’altra parte, devi armarti di molta forza, coraggio, determinazione e pazienza. Purtroppo, non sarà un percorso facile, ma riuscire a superare il trauma da abbandono significa chiudere con le ferite e con il dolore, affacciandoti all’amore con uno spirito nuovo e migliore.

Per aiutarti, il consiglio che ti do è quello di leggere l’ebook “Ricominciare Dopo Una Delusione D’amore“. Questo manuale approfondisce cos’è il dolore provocato dalla fine di un rapporto, lo analizza e lo spiega in modo chiaro e semplice.

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